Già dai primi anni a Roma, Nuvolo affianca alla propria produzione di opere uniche il lavoro per altri artisti, prima come assistente di studio di Edgardo Mannucci e poi di Ettore Colla, la cui collaborazione è datata dal 1950. Da questi lavori, principalmente pitture a tempera grassa su tela, nasce il sodalizio e l’amicizia con lo scultore Colla il quale, nel 1954, gli propose di occuparsi della riproduzione in silk-screen delle copertine della rivista “Arti Visive”, da lui diretta con Emilio Villa.

Nel 1955, Nuvolo viene incaricato di seguire le fasi di stampa del libro d’artista di Burri e Villa 17 variazioni su temi proposti per una pura ideologia fonetica, riprodotto presso la Scuola di Arti Grafiche di Città di Castello.

A metà anni Sessanta, contemporaneamente all’allontanamento dalle gallerie e dal mercato dell’arte, Nuvolo apre in via Lungotevere [degli] Artigiani 10 il suo atelier di serigrafia: “Studio Nuvolo”. Dal 1964 al 1976 esegue serigrafie quasi esclusivamente per il pittore Corrado Cagli, che gli commissiona la riproduzione di opere uniche e tirature limitate. In questi anni si occupa anche della stampa delle copertine della rivista “Carte Segrete”, della progettazione e riproduzione di dépliant pubblicitari e opuscoli per la Galleria Piattelli, oltre a svariate monografie e cataloghi d’arte. Dal 1968 prende avvio la collaborazione con Accademia Editrice da cui origina la pubblicazione, tra gli altri, di tre cataloghi per la collana “Opere uniche”, diretta da Bruno Di Bitonto: Corrado Maltese (a cura di), Cancelli delle Fosse Ardeatine (Mirko 1968); Enrico Crispolti (a cura di), Crocifissione (Guttuso 1970); Fortunato Bellonzi (a cura di), La battaglia di San Martino (Cagli 1971).

Dal 1978 al 1981 fonda il marchio Esperienza Grafica – per la produzione di multipli serigrafici – insieme a Bruno Di Bitonto, responsabile di edizione, e Bruno Corà, in qualità di direttore artistico; realizzarono nei quattro anni opere per Guttuso, Mastroianni, Turcato e Rotella.

Nuvolo continua a riprodurre opere in serigrafia per altri artisti nel laboratorio di Roma fino al 1984, anno in cui torna a vivere stabilmente a Città di Castello e dove, a nome dei figli, apre “Multiplo Serigrafico”, attivo fino agli inizi degli anni Novanta.

L’ultima collaborazione, per volere della sorte, è stata proprio con il concittadino Alberto Burri per la riproduzione in tiratura limitata delle tavole del Sestante dal 1987 al 1989.

«È la “serigrafia” nel vero senso della parola, cioè la serigrafia come arte tipografica, come arte grafica. E infatti sono tutte opere di amici artisti con i quali ho collaborato per la riproduzione o la produzione di oggetti d’arte seria in quantità limitata, di solito cinquanta o cento copie come le tirature di grafiche. […] È stata interessantissima da tutti i punti di vista, dal punto di vista della curiosità, del fare le cose sempre diverse, fatte da mani diverse quindi cimentarsi nel rifare il gesto dell’altro collega. Ma anche perché è stata una maturazione, questo venire e divenire sempre insieme a questi personaggi che non erano gli ultimi arrivati, anzi, erano i primi arrivati. Anche perché io, un po’ presuntuosamente, ho sempre posto delle condizioni a questi amici [che loro] hanno accettato appunto perché erano amici. Non ho mai fatto dei bon a tirer, cioè io non ho mai fatto una copia d’esame per l’autore che doveva firmare e approvare le tirature.»

(Nuvolo, 1993)